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La controversia delle righe
Righe: in quale verso?
Le cravatte a righe hanno sempre avuto successo già a partire dalla nascita delle cravatte. E chi pensa alle cravatte britanniche, nella maggior parte dei casi non pensa ai design geometrici, come le tradizionali cravatte Macclesfield oppure come le realizzazioni in lana che spesso indossano i protagonisti dei film di Rosamunde-Pilcher. No, la prima cravatta che ci viene in mente è la classica cravatta regimental a righe. Non ci si possono immaginare banchieri o gentleman inglesi senza questa tradizionale cravatta. Eppure ci si stupisce nel venire a sapere che questa cravatta classica è una creazione del novecento.
Naturalmente possiamo riconoscere nelle precedenti cravatte club del club di canottaggio dell’ Exter College e dei successori già il predecessore delle successive cravatte regimental. Il definitivo successo di queste cravatte a righe si ebbe solo a partire dallo scoppio della prima guerra mondiale, quando si iniziarono a usare colori più caratteristici. I reggimenti dell’armata britannica avevano i proprio colori reggimentali, che sono presenti in diverse parti dell’uniforme. Dunque anche le cravatte avevano un design a righe con i colori della divisa. E anche i soldati che tornavano alla vita civile erano orgogliosi di indossare ancora le tonalità della loro unità. Infine, pure i club e le associazioni iniziarono ad indossare le cravatte a righe con i colori del proprio gruppo per dare un’impressione di appartenenza.
E sempre qui chi indossa i colori di un club o di un reggimento al quale non appartiene viene malvisto. Dunque se si è in trattativa con un partner d’affari britannico, bisogna prestare attenzione a non vestirsi essenzialmente con colori sbagliati. Così le righe larghe blu marino o bordeaux scuro rappresentano una combinazione tradizionale che non fa pensare a una moda, ma fa venire immediatamente in mente i colori della Royal Life Guards. E anche i cortesi gentleman potrebbero irritarsi nel vedere che altri indossano i colori della polo del loro club senza aver mai giocato a polo. Se si hanno rapporti di affari in Gran Bretagna si va sul sicuro se si sceglie di indossare una cravatta a righe dallo stile italiano. Oppure non sarebbe il caso di provare con un fine motivo allover?
Nel nostro paese non ci sono limitazioni, ma è possibile scegliere la propria cravatta in base ai gusti. E non bisogna negare che le righe regimental hanno una semplice ed estrema eleganza classica.
In base alla tradizione le cravatte a righe devono essere realizzate a un angolo di 45 gradi. Il motivo di ciò è semplice: in modo che successivamente la cravatta cada con eleganza e non si giri, la stoffa deve essere tagliata di sbieco a 45 gradi. E così le righe avranno un aspetto dinamico e positivo. Inoltre le righe saranno parallele al revers abbottonato della giacca e daranno a tutto il look una nota particolare.
Naturalmente questa non è solo una richiesta dei nostri tempi, ma anche un’accortezza di gran parte dei designer. Quando i turisti iniziarono a portarsi dal ritorno delle vacanza le cravatta, gli americani iniziarono una produzione di massa. I produttori britannici certamente non ne erano affatto entusiasti e per distinguersi preferiscono dare un taglio di sbieco alle loro cravatte
Per evitare ogni discordia si modificò la direzione delle righe. L’originale direzione delle righe negli Stati Uniti D’America non era vista come una finezza del taglio.
Poiché queste righe discensionali risvegliano immediatamente associazioni con fuga e fallimento, bisogna pensarci due volte prima di indossare per un incontro d’affari.
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Naturalmente possiamo riconoscere nelle precedenti cravatte club del club di canottaggio dell’ Exter College e dei successori già il predecessore delle successive cravatte regimental. Il definitivo successo di queste cravatte a righe si ebbe solo a partire dallo scoppio della prima guerra mondiale, quando si iniziarono a usare colori più caratteristici. I reggimenti dell’armata britannica avevano i proprio colori reggimentali, che sono presenti in diverse parti dell’uniforme. Dunque anche le cravatte avevano un design a righe con i colori della divisa. E anche i soldati che tornavano alla vita civile erano orgogliosi di indossare ancora le tonalità della loro unità. Infine, pure i club e le associazioni iniziarono ad indossare le cravatte a righe con i colori del proprio gruppo per dare un’impressione di appartenenza.
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