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Il frac da giorno
Storia dell’abito da società parte 3
Il frac e lo smoking sono accomunati dal fatto che non possono essere mai indossati con la luce del giorno. Sono tipici abiti da sera e sono estremamente festivi, tanto che indossarli di giorno porterebbe a commettere una gaffe. Sia la forma che la conoscenza dell’etichetta ci porta a porci una domanda: quale abito si adatta a ricevimenti o matrimoni che si tengono di mattina? Se è un’occasione molto ufficiale spesso non basta indossare l’abito.
Mentre ai ricevimenti sempre più spesso si vedono abiti neri e ai matrimoni le giacche lunghe con gilet, il dress code classico ci offre un asola possibilità: il cutaway che rappresenta il top come frac da giorno. Ma purtroppo divide lo stesso destino del frac. Ci presentano sempre meno occasioni per indossarlo. In ambienti americani e inglesi il cutaway è ancora oggi l’abito da matrimonio per eccellenza che gli ospiti possono indossare.
Per le tradizionali corse di cavallo è impensabile non indossare il cutaway. Lo si indossa con il classico cilindro. Questo dress code non è più stato modificato da quando fu introdotto da Beau Brummel all’inizio del XIX sec. . Il classico plastron che si indossa per queste occasioni è noto anche con il nome di ascot. Oggi si indossa soprattutto la cravatta.
La giacca del cutaway è simile a quella del frac. Tuttavia sul davanti non è tagliato in vita, ma scende diagonale verso dietro e a differenza del frac si può abbottonare . Se lo si debba fare è discutibile. In riferimento ai colori la scelta migliore è nero o antracite. E’ possibile indossarlo in una tonalità grigio chiaro, ma ai matrimoni è un colore riservato solo allo sposo, il quale è anche l’unico sul quale a poter indossare un plastron. Gli ospiti indosseranno una cravatta argentata.
I pantaloni non sono dello stesso colore, ma grigi con delicate righe. Da combinare con un gilet grigio o in una tonalità giallo crema. Non ha un collo e ha il taglio uguale al gilet dell’abito. Chi desidera modernizzare questo outfit estremamente classico, può optare per un gilet dal colore pastello.
La camicia deve essere bianca oppure écru, tonalità particolarmente elegante con un gilet sul giallo. Il collo deve avere il classico risvolto. Il posino è doppio e si indossa con gemelli da polsino. L’elegante look si può distinguere maggiormente indossando un bianco fazzoletto da taschino piegato. Un piccolo fiore all’occhiello: anche se, purtroppo, non lo si vede più su un abito, su un cutaway è d’obbligo. In particolare un garofano bianco da combinare con il fazzoletto da taschino.
Un vicino parente del cutaway è lo stresemann che non è eccessivamente formale. Prende il nome dal ministro degli esteri Gustav Stresemann . Poichè per le sedute parlamentari era prescritto il cutaway, troppo da festa per un normale lavoro politivo, egli era alla ricerca di un compromesso.
Il compromesso era rappresentato da una giacca nera dal taglio dritto, da sostituire facilmente alla giacca cut. Poichè era più lunga di una giacca da abito, era abbastanza elegante da combinare con un elegante gilet e pantaloni a righe chiamati anche pantaloni Stresemann.
Lo Stresemann in Germania, un tempo, era considerato abito ufficiale per le occasioni di stato. E ora che le occasioni di Stato non sono più così vincolanti perchè non iniziare ad indossarlo nuovamente per le occasioni di festa?