Smoking
Storia degli abiti da sera parte 2
Dopo esserci occupati approfonditamente del frac come apice dell’eleganza maschile, ora ci occuperemo del suo piccolo fratello: lo smoking.
Come accadde per il frac, anche lo smoking nasce per esigenze pratiche. Nel 1860 la sartoria londinese Henry Poole realizzò un elegante abito con collo a scialle per il Principe di Galles. L’obiettivo principale era quello di creare un abito più comodo del frac. Con grande sorpresa questo capo di abbigliamento risultò leggermente meno formale del dominate frac.
In molte occasioni, nelle quali era d’obbligo il frac, si iniziò ad indossare lo smoking. Purtroppo occasionalmente anche per i matrimoni che si celebravano di mattina. Qui è necessaria una precisazione: lo smoking è e rimane un abito da guardaroba da sera e non deve essere indossato prima del crepuscolo. In genere il colore dello smoking è nero o blu notte. Lo stesso modello in bianco o ecru avrà un aspetto meno formale. Mentre in America durante i tipici eventi dove è richiesta la cravatta nera si indossa spesso anche la giacca da dinner bianca, in Europa è permesso solo all’aperto. A bordo di una nave ad es. questa regola è abbastanza flessibile.
La classica giacca da smoking ha il collo a scialle e dei reverse. Tuttavia molte varianti moderne hanno un collo a punta di lancia con reverse in seta o in satin che con la sua lucentezza si stacca dal colore del resto del tessuto della giacca. La giacca non ha spacchi.
Anche il pantalone dello smoking presenta dei galloni laterali, ma con una sola striscia non con due come nel frac. Il pantalone non ha i passanti per la cintura e viene sostenuto da bretelle. Solo i nuovi modelli presentano a volte dei passanti per la cintura.
Sul tipo di camicia adatta si scaldano gli animi. I più moderni sostengono che sia preferibile optare per un collo ad aletta, mentre i puristi affermano che il collo ad aletta è riservato solo al frac, mentre per lo smoking deve essere indossata una camicia con collo ribattuto verso il basso. Senza volere, in questa sede, prendere posizione: la variante classica richiedeva il collo ribattuto, mentre la moderna preferisce quello ad aletta. Almeno la metà di camicie da smoking presenti sul mercato ha un collo simile.
I polsini devono essere rigorosamente doppi e devono essere chiusi con gemelli da polsino. Lo sparato è a piegoline o a piquè, il secondo, tuttavia, ha un aspetto fuori moda. Fondamentale è l’abbottonatura coperta, se non si trova una camicia priva di bottoni, ma abbottonata con gli studs. Il colore è bianco. Ma va bene anche una tonalità crema o ecru molto leggera.
Allo smoking appartiene un papillon nero. Un effetto molto elegante è dato da un papillon da annodare, ma al contrario di come avviene per il frac, qua un farfallino già annodato non rappresenta un problema. Il fazzoletto da taschino deve essere bianco (o ecrú, se si sceglie una camicia di questo colore). A differenza del frac, con lo smoking si può indossare un orologio da polso. E’ preferibile un sobrio modello argentato o dorato con cinturino nero in pelle.
La scarpa ideale da combinare con uno smoking è la Oxford. Una scarpa in vernice con fibbia chiusa è anche molto elegante.
Qui è indispensabile un’altra accortezza: la fusciacca. Non deve procurare a chi lo indossa nessun dolore. La fusciacca è una fascia in seta piegata che si cinge alla vita e copre la parte superiore del pantalone. Le pieghe hanno un’utilità pratica: visto che gli abiti da sera non hanno tasche, ad es. si può inserire il biglietto dell’opera nella fusciacca. Perciò si indossa sempre con i bordi della piega all’insù.
Al posto della fusciacca si può indossare anche un gilet, il quale deve essere nero e deve avere un proprio collo. Se si indossa uno smoking a doppio petto non si presenta il problema della scelta: non è indispensabile nè la fusciacca nè il gilet, poichè la giacca non deve essere mai sbottonata.
Tutto ciò riguarda lo smoking classico. Coloro che partecipano a un ricevimento o alla prima dell’opera si renderanno conto che da nessun altro caso il dress code lascia spazio alla personalità di chi lo indossa. I più giovani amano combinare papillon colorati con fusciacca e fazzoletto da taschino della stessa tonalità. E sempre più spesso si vedono gillet lucidi senza collo, nella maggior parte dei casi abbinati al papillon. Gli esperti in fatto di moda indossano al posto del papillon una cravatta stretta nera. Stravagante, ma elegante è anche la combinazione di una sciarpa rossa o blu abbinata alla pochette.
Importante: in lingua inglese lo smoking si chiama giacca da dinner. La “vera” giacca da smoking è una specie di giacca da casa con collo a scialle, realizzata in seta o velluto. In passato si indossava quando ci si recava nelle sale da fumo, in modo che l’abito non prendesse l’odore del fumo.