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Consigli sul lavaggio per principianti!
In passato c’era un proverbio che diceva che un uomo entrava a far parte del mondo degli affari nel momento in cui il dipendente di una lavanderia lo riconosceva dal nome. Nel periodo dei tessuti sintetici lavabili, questa affermazione può essere vera solo in parte. Eppure chi ha sbagliato almeno una volta a fare il bucato sa quanto sia importante usare il detersivo giusto e saper stabilire i gradi del lavaggio. Portare ogni singolo calzino in lavanderia, per molti di noi non è particolarmente praticabile. Ma se potete permettervelo, fatelo tranquillamente. In caso contrario dovete cimentarvi col nemico numero 1 di ogni uomo: la lavatrice.
Il rumore che si sente è esagerato. Naturalmente può mordere e si nutre d'innocenti calzini e piccoli capi di abbigliamento... STOPP!
In primo luogo la lavatrice è solo uno strumento utile per alleggerirvi il lavoro. L’importate è saperla usare.
Avete due opzioni: prendere tutti i vestiti da lavare, metterli nel cestello e restare ad aspettare per vedere cosa succede oppure selezionare i capi da lavare. Già uno sguardo all’etichetta significa tanto.
Ora, naturalmente non avete tanti vestiti da poter riempire una lavatrice selezionandoli in base ai colori. Ma diversamente non si può fare.
Meglio iniziare una selezione dai colori. Come già detto non serve una pila di vestiti per ogni tipo di colore. Iniziate con i capi molto chiari e molto scuri. La camicia blu scuro può andare tranquillamente con la biancheria nera. La t-shirt beige non si rovinerà se lavata con le camicie bianche. Attenzione ai nuovi jeans. Anche se sono chiari è consigliabile lavarli con capi scuri. I jeans ai primi lavaggi perdono molto colore. In genere non è una cattiva idea lavare separatamente almeno una volta i vestiti nuovi.
Il secondo criterio di separazione è la temperatura. Nella maggior parte dei casi sull’etichetta è indicata la temperatura con la quale poter lavare i capi di abbigliamento. Ciò non significa che bisogna lavarli per forza alla temperatura indicata. Lavare i capi lavabili ad alta temperatura non è sempre è indispensabile. Dunque se a casa avete dei panni molto sporchi oppure desiderate eliminare i parassiti dai vostri capi, allora è indicato un lavaggio a 90 gradi. In caso contrario va bene anche uno a 60 gradi. Se avete solo un paio di capi da lavare a 60 gradi, forse questi usciranno puliti già con un lavaggio a 30 gradi ed evitare di mettere un’altra lavatrice.
Se l’etichetta non dovesse essere leggibile, vale la regola: quanto più pesante è un capo di abbigliamento, tanto più sopporta le alte temperature. I vestiti talmente sottili da permettere di vedere oltre non devono essere lavati in lavatrice, ma devono essere portati in lavanderia.
E‘ preferibile mettere i capi alla rovescia e svuotare tutte le tasche. Una penna in lavatrice può rendere impresentabili venti camicie business, e un fazzoletto di carta con una lavatrice di panni neri lascia i segni almeno per altri tre lavaggi. Anche i gemelli da polsino, dimenticati possono provocare delle brutte macchie.
Su ogni confezione di detersivo è indicato il dosaggio. L’ammorbidente non deve necessariamente essere dosato. Non è indispensabile usare un detersivo che protegga i colori, ma questo permette ai tessuti di vivere più a lungo.
Un pregiato maglione in cachemire o in lana merino non deve essere lavato in lavatrice, ma a mano in acqua fredda. E, anche se non è più un segreto, è preferibile non usare detersivi, ma lo shampoo per capelli che aiuta a mantenere le fibre morbide e lisce.
Non mettete mai la vostra cravatta business in lavatrice. Anche se la seta dovesse sopravvivere a questa tortura, l’anima dell’imbottitura si rovinerebbe.